lunedì 25 novembre 2013

Domenica sì, domenica no


Sono per strada; davanti a me due anziane signore con la borsa della spesa.
Una dice all'altra in buon dialetto trentino: "A mi le me sa comode le boteghe daverte nei dì de festa..."*

L'apertura "delle botheghe nei dì de festa" è ormai da molto tempo oggetto di discussione.
Mi sono molto interessata a questo tema e fin'ora mi sono trovata davanti a 5 categorie di persone:

- lavoratori domenicali scazzati (nessuna parola avrebbe lasciato meglio intendere);
- lavoratori domenicali contenti per la paga maggiorata;
- consumatori crumiri durante la settimana che si avvalgono delle aperture domenicali;
- consumatori che le ritengono inopportune;
- consumatori che le ritengono inopportune, ma che si avvalgono delle aperture domenicali.

Prima di trarre delle conclusioni mi sono sforzata di capire le ragioni di ciascuna parte e proprio quando pensavo di essere arrivata al punto, due anziane signore mi stravolgono le idee. Non riesco proprio a capire:
cosa c'è di COMODO per due signore ANZIANE nell'apertura DOMENICALE degli alimentari?
A quanto pare i concetti del nuovo millennio "far girare l'economia" e "evoluzione del commercio" (sempre che di evoluzione si possa davvero parlare) sono già entrate a far parte della filosofia mentale di tutti, anche della vecchia generazione...

La mia conclusione momentanea?  No ghe sen.**

TRADUZIONI:
*Secondo me i negozi aperti la domenica sono comodi
** Non ci siamo

lunedì 4 novembre 2013

La parità tra i sessi comincia dalle mutande.

Diceva Luciana Littizzetto "Io vorrei conoscere di persona gli ideatori delle pubblicità degli assorbenti femminili. Secondo me sono tutti uomini. E sostanzialmente pazzi".

Quando ho visto la pagina di Tena Men su una rivista ci ho subito pensato e ammetto di essermi lasciata scappare un ghigno, prima di tutto per l'imponente boxer bianco da cui l'occhio è naturalmente attratto (bravi grafici, obiettivo raggiunto) e poi per lo slogan: "Da oggi sei libero e sicuro di te".

Poi ho recuperato la serietà:  la pubblicità rispecchia e forgia la realtà, per cui una per assorbenti maschili è qualcosa di più di una semplice pubblicità e ho cominciato a vederci un piccolo cambiamento sociale: lo slogan vuol forse dire che c'era un tempo in cui gli uomini non erano liberi e sicuri?
E ancora: durante un altro monologo la Littizzetto lamentava il fatto che nelle pubblicità le donne sono sempre "piene di sfighe" come incontinenza, pruriti intimi, problemi intestinali e altro, mentre gli uomini soffrono di sudorazione tuttalpiù dovuta a una giornata lavorativa intensa.  Ma ora ecco che una nuova verità ci viene svelata: anche gli uomini hanno problemi! In questo caso di incontinenza... (anche se a onor del vero un povero fiammifero gira in televisione da qualche mese per indicare problemi di eiaculazione precoce).

Così se da una parte abbiamo donne che, lottando per la loro indipendenza, con il passare degli anni hanno disimparato a cucinare, cucire e stirare e ogni tanto si dimenticano addirittura la ceretta, dall'altra ci sono uomini depilati che comprano creme per le rughe e utilizzano gli assorbenti.

Non spenderò altre parole a riguardo, sono piuttosto curiosa di sapere cosa ne pensate voi.