C'è un settore che sta andando alla grande.
In un' Italia che tracolla sotto un'economia distrutta da politici inetti, c'è un settore che funziona.
Funziona vuol dire che: crea lavoro, assume, fa girare i soldi e ciò che conta più di tutto ha offerto un'alternativa valida al vizio del fumo.
Stiamo parlando delle sigarette elettroniche e di tutto ciò che gli gira intorno, dagli accessori ai liquidi. Un settore bene assestato che sfama numerosissime famiglie e che prevede di ridurre drasticamente i malati di cancro dovuto al fumo della sigaretta tradizionale.
"Se tutti coloro che fumano sigarette tradizionali si mettessero a fumare sigarette senza tabacco, salveremmo almeno 30 mila vite all'anno in Italia e 500 milioni nel mondo". Umberto Veronesi è incontenibile e sulla possibilità di utilizzo dell'e-cigarette accusa il governo di "remare contro".
Cit. Umberto Veronesi - oncologo
Remare contro? Macchè! Il governo, dice, si preoccupa perché non si sa che altri mali potrebbe causare questa sigaretta; il governo ancora una volta si preoccupa per i suoi cittadini!
Così arriva il decreto per cui il proficuo mondo delle sigarette elettroniche diventa MONOPOLIO DI STATO.
DEPOSITO FISCALE, CHIUDONO TUTTI, 58.5% DI TASSAZIONE, 2 ANNI DI PRESUNTO GUADAGNO DA ANTICIPARE ALLO STATO ecc...
Paroloni che circolano e informazione SCARSA, SCARSISSIMA! Intorno all'argomento c'è davvero molta poca chiarezza, l'unica cosa certa è che questo settore si sta già avviando verso il declino: numerosi piccoli produttori hanno già chiuso, i negozi specializzati stanno abbassando le saracinesche (e vanno ad aggiungersi alle 93 attività che chiudono in Italia OGNI GIORNO), chi potrà proseguire forse tenterà di stare in piedi, ma probabilmente scapperà all'estero a offrire lavoro ad altri.
Cito parte dell' articolo "L'incertezza nuoce gravemente te e chi ti sta intorno!" che la ditta DEA Flavor, leader italiana nel settore della produzione di liquidi per sigarette elettroniche, ha pubblicato sul suo sito:
"Nel concreto lo Stato avrebbe potuto riflettere sulle prospettive economiche di un settore appena nato ma che ha già creato molti posti di lavoro, in particolare per i giovani; avrebbe potuto considerare i possibili risvolti positivi in termini di salute per i propri concittadini, nonché di tagli alla spesa pubblica; avrebbe potuto coprire l'ammanco di cui sopra aumentando la tassazione su un mercato, quello del gioco d'azzardo, incentivato e pubblicizzato nonostante le gravissime conseguenze a cui spesso conduce; avrebbe potuto, infine, accogliere le numerose sollecitazioni mosse dalle associazioni di categoria (Anafe in primis) finalizzate all'individuazione di una normativa in grado di tutelare consumatori, rivenditori, produttori nonché le casse dello Stato. La scelta del Governo, invece, è stata un'altra: l'introduzione del regime monopolistico e l'assoggettamento di tutti i prodotti riguardanti le sigarette elettroniche a una tassa pari al 58,5% del prezzo di vendita."
cit. dal sito DEA Flavor -produttori di liquidi aromatici per sigarette elettroniche
L'articolo riassume in maniera molto chiara cos'è accaduto in quest'ultimo periodo, è incalzante e si pone i giusti quesiti, vale la pena prendersi 5 minuti per capire come agisce realmente chi dice di PREOCCUPARSI PER I PROPRI CITTADINI.
La verità è che lobby farmaceutiche e del tabacco hanno più potere, anzi hanno IL potere, e con la (cattiva)salute dei cittadini ci campano... o loro o la nostra vita...beh, ovvio: LORO.









